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127° Cost avoidance, la gestione dei costi evitati - Da "Il mondo degli Acquisti"

Immagine del redattore: Daniele PezzaliDaniele Pezzali


Immagine creata con AI
Immagine creata con AI

I cost avoidance (costi evitati) rappresentano molti degli sforzi negoziali compiuti dagli Acquisti, rivolti ad evitare incrementi di costo, quali:

  • aumento delle materie prime;

  • variazioni sostanziali del costo dell’energia;

  • rinnovo dei CCNL e conseguente aumento della manodopera;

  • variazione delle valute internazionali (es.: acquisti in USD.).


Risulta difficile, se non ci sono regole condivise con la Direzione Finanza e la Direzione Generale, dare visibilità ai risultati dei costi evitati.

Bisogna però porre molta attenzione sulle attività di cost avoidance, in quanto esse risultano molto dispendiose nella gestione degli Acquisti.


Creare la reportistica che dimostri i costi evitati

E’ buona pratica relazionare e tenere un report aggiornato riguardo le seguenti azioni relative ai costi evitati:

  • respingere o dilazionare una richiesta di aumento da parte del fornitore;

  • ottenere un prezzo d’acquisto più basso rispetto a quanto quotato inizialmente dal fornitore (nuovi prodotti);

  • ottenere servizi aggiuntivi al contratto (aumento del valore d’acquisto), esempio: riduzione lead-time, dilazione pagamenti, estensione garanzie, ecc.;

  • stipulare contratti a lungo termine con clausole di protezione del prezzo.

  • negoziare un incremento di costo più basso rispetto a quanto richiesto dal Mercato.


Molte aziende mettono in discussione se considerare i costi evitati come saving reali.

La sfida più ardua per la Direzione Acquisti è quella di:

  • quantificare i costi evitati;

  • documentarli in maniera dettagliata al fine di arrecare ad essi lo stesso peso dei saving reali;

  • ottenere dalla Direzione il riconoscimento dell’effettivo risparmio.


Questa impresa risulta una missione impossibile, onestamente in oltre trentadue anni di lavoro negli acquisti non sono mai riuscito ad ottenere questo riconoscimento dalla Direzione. La risposta è stata sempre più o meno la seguente: "Se hai mitigato un aumento, ma alla fine hai chiuso la trattativa con un segno +, non si può parlare di un risparmio..."


A proposito dell'argomento descritto in questo articolo puoi vedere il videoclip caricato sul mio canale YouTube (clicca qui) e non perdere i prossimi aggiornamenti!



Questo articolo è il nr. 127 e fa parte di una serie che sto postando sul blog allo scopo di illustrare la professione di compratore e per divulgare le tecniche del Procurement applicabili in un moderno ufficio Acquisti.



Daniele Pezzali consulente e formatore Procurement


4 marzo 2025

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