Stamattina apro il Corriere della Sera e leggo in prima pagina: "Dal 20 dicembre al 10 gennaio chiusi gli hotel di montagna, feste solo tra conviventi. L'orientamento dell'esecutivo è una serrata di 20 giorni" (clicca qui).
Non è ancora una decisione presa, è solo l'ipotesi che si sta profilando in queste ore, ma l'allarme, a tre settimane dall'inizio delle vacanze natalizie, è alto!
Per chi ama la neve e per chi se lo può permettere, questo è il momento di prenotare!
Scrivo "Vacanze sulla neve 2020" su Google ed uno dei primi annunci sponsorizzati è quello della Carinzia, di cui ho pubblicato la foto (clicca qui)!
Premetto che non sono un amante dello sci e nemmeno un esperto di turismo invernale, però mi piace viaggiare, capisco qualcosa di marketing e adoro soggiornare negli alberghi per una vacanza wellness.
Sono quasi trent'anni che abito in Veneto e considero le nostre Dolomiti, le montagne più belle che ci sono al mondo!
Conosco anche il Cadore, che non è solo "Cortina D'Ampezzo", ma è l'insieme di tante località, nelle quali molteplici attività si accendono e sopravvivono proprio grazie al turismo invernale.
Negli anni passati la concorrenza da parte delle strutture turistiche austriache e slovene è stata schiacciante, oltralpe hanno saputo realizzare strutture alberghiere moderne, ben organizzate con saune e piscine riscaldate, che ben si abbinano alle attività sportive sulla neve, a prezzi più bassi rispetto a quelli italiani.
L'incapacità dell'Europa di gestire la pandemia in maniera organizzata ed efficiente, sommata all'incapacità dei governi europei per darsi delle regole comuni, trasmette tutto il malessere politico sia a livello europeo, sia a livello nazionale che stiamo vivendo.
Bloccare il turismo in montagna durante le vacanze di Natale è un atto criminale!
Non ha senso bloccare uno sport all'aria aperta, che si svolge in un ambiente incontaminato e che non è neppure di contatto!
Non ha senso chiudere gli alberghi in montagna, quando tutti gli alberghi nel Paese sono regolarmente aperti!
Non ha senso chiudere le piste da sci a Dobbiaco quando in Carinzia sono aperte!
Il Governo ha studiato i protocolli, che li applichi allora! Come stanno già facendo in Svizzera, Austria e Slovenia.
Chiudere tutto è un altro segnale di incapacità totale
Cosa servono gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico se non sono in grado di trovare soluzioni?
Chiudere tutto e seppellire la nostra economia, è la soluzione?
Dare i sussidi a pioggia, demotivare l'imprenditoria privata e annullare le festività natalizie, sono le soluzioni?
La nostra economia è quasi distrutta, le attività italiane di maggiore rendimento, di questo passo, saranno comprate dalle multinazionali straniere, per chi non l'ha ancora capito l'Italia sarà posta in "Saldo" in un "Black Friday" interminabile!
Le attività turistiche di primo livello saranno acquistate dai tour operator americani ed olandesi, quelle di basso profilo dai cinesi, le fabbriche metalmeccaniche dai tedeschi, i servizi di logistica e di traporto da USA e Germania... e così via per tutta la nostra economia che sarà ridotta ad uno spezzatino.
L'appello a rialzare la testa
La nostra politica, in questo ultimo anno, sta sempre di più mirando ad una soluzione assistenzialistica del problema, abbiamo cantato vittoria lo scorso luglio quando l'Europa ci ha promesso il "bottino" degli aiuti.
Ora il bilancio della UE ed i soldi del Recovery Found sono stati bloccati da Polonia e Ungheria (clicca qui) e se quei soldi non arriveranno, o quell'importo sarà tagliato, sarà per noi impossibile rialzare la testa. Sarà il fallimento totale della nostra economia.
Tutte le località dell'Arco Alpino chiedono di aprire la stagione turistica invernale e di poter lavorare!
Bloccare tutto significherà dare vantaggio alle strutture alberghiere d'oltralpe e caricarsi di un nuovo debito sociale senza precedenti!
Come in tutte le scuole ci sono i primi della classe, i fannulloni, i secchioni, i furbi e quelli che galleggiano... saranno poi le pagelle di fine anno a fare emergere i reali rendimenti ed a decretare i promossi ed i bocciati.
Nella nostra "classe" ci sono, oltre l'Italia, la Germania, l'Austria, la Francia, la Spagna, l'Olanda... quali voti vedremo sui tabelloni a fine anno?
Siamo sicuri che l'Italia sarà promossa?
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
1 dicembre 2020
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